9-12-2000

 

Lucia Ammendolia

(1974-          )

Caulonia (Calabria)

 

 

 

Donna

 

 

Sono una donna…ho paura

Sono una donna è la natura

Bastarda

Che mi attanaglia

Marito e figli

Morte e sogni

Vita opaca

Amore infranto

Buone da riderci

Cattive da viverci

….sono le donne..

vivono nel buio acceso

uno spiraglio si apre

la vita inizia

nasce

fuoco e acqua

mani di terra

occhi di cielo

vivi

muori

squoti le tue ali

sincera

datti alla vita

come il profumo del mare

nel vento.

Muori

Rinasci

Offriti al passante

Balla

È il mondo

tormenta

farfalla

di vita.

 

 

Ispirata alla vita della scrittrice Lisa St. Aubin de Terán

 

 

 

Irreale

razionale 

relazione  

telematica

 

 

Capelli d’acciaio

Unghie di rame

Mani..

Tastiera di un pc.

Sfuggi

Non esisti..

Mi porgi la mano

Io non vedo

Solo un’ombra tenue..

Il tuo volto..

Pensieri distratti

Messaggi non letti

Scuoti

Vibri..vivi

..Notte di sole

Apri le mani

Non ci sei..

..Sono io..

Toccami

..non esisti..

guardami

..occhi chiusi

sorridi

leggimi

-         il monitor è di ghiaccio –

il pensiero non spento

vola

via..

..tra le tue mani.

 

 

 

Viviamo in un era di rapporti virtuali…per alcuni sono molto importanti…e se  fossimo un pc….?

 

 

 Ebron  e  Pinar

 

La mia è una terra presente

Distante

Assente

Fuori si muore

Sangue per le strade.

Vieni a vedere la mia città..

La tua

Un sole cocente

Opprimente

Battente

chiese

Sul sagrato

Un uomo distante

Non riesce

A vedere

Un uomo morente

 

 

Ebron  e  Pinar

sono due ragazze Kurde, che per due mesi furono ospiti dell’associazione Città Futura, di cui io facevo parte, che aiuta queste persone sbarcate sulle nostre coste dandole un po’ d’aiuto…e la chiesa?

Il popolo Kurdo è la storia di un popolo oppresso, smembrato, deportato, cui è impedito perfino l’uso della propria lingua.